Il testo deve:
- essere privo di errori di sintassi e ortografici e di refusi
- evitare le d eufoniche
- usare correttamente la punteggiatura sia in senso stilistico (uso corretto delle virgole, punti, punti e virgola ecc., evitare simboli di punteggiatura eccessivi, per esempio un solo punto esclamativo per volta) che formale: spazi dopo il simbolo di punteggiatura, mai prima, spazio prima delle virgolette aperte (e non dopo) e dopo le virgolette chiuse (e non prima)
- in narrativa non usare il grassetto e limitare l’uso del corsivo a casi indispensabili (non usare il corsivo per distinguere punti di vista o temporali diversi.)
- usare come caratteri tipografici:
apostrofo: ’ (non ')
accento: usare correttamente accenti gravi (è) e acuti (perché)
virgolette “” (non ")
caporali «»
È (non E’)
… (non …)
— per gli incisi
– per congiungere parole composte
Convenzioni per i dialoghi
Per la punteggiatura nei dialoghi si suggerisce di usare le seguenti convenzioni:
- per le battute del dialogo usare le virgolette basse o caporali (« »)
- inserire i segni di interpunzione dentro le virgolette (non fuori)
- nei casi di dialogo nel dialogo o del pensiero del personaggio usare le virgolette alte (“ ”)
Esempi
Battuta semplice
«A____.»
«Ciao a tutti.»
«A_____?»
«Chi sei?»
Battuta semplice retta esternamente
«A_____» _____.
«Ciao» disse il bambino.
Testo + due punti e aperte le virgolette
A_____: « A____.»
Uscendo disse: «Ciao.»
Battuta composta
«A_____» _____ «a_____.»
«Ciao» disse il bambino, «ci vediamo domani.»
o anche:
«A_____,» _____ «a____.»
«Domani,» continuò il bambino, «faremo un nuovo gioco.»
Dialogo nel dialogo
«Ho incontrato il mio amico.“Ciao” mi ha detto, “come stai?”; poi se ne è andato.»
Pensiero del personaggio
“Devo andare” pensò il bambino.